Non sono i diamanti che mancano in questo mondo ricco di soldi, ma solo un’idea, che sia veramente forte: il tesoro più raro del mondo.
Percorrenza (WI)
Consiste nel percorrere il ragionamento in modo inverso. In altre parole consiste nel cambiare radicalmente punto di vista: per esempio, partire dal risultato finale che si vuole ottenere per cercare un collegamento con lo stato attuale dell’arte. Fondamentalmente, il processo di percorrenza non si discosta molto dal metodo TRIZ la quale afferma che da “qualche parte” in un angolo remoto del mondo, una soluzione analoga a quella che cercate è già stata trovata. Per ritrovarla, occorre “girovagare” per il mondo delle conoscenze alla ricerca della soluzione perduta. Stare fermi in un posto, del resto, non si scopre mai nulla di nuovo o di più di quanto non si sia già visto. Percorrere vie nuove significa impegnare la mente in nuovi processi mentali. Se bene indirizzati, tali processi mentali, possono dare eccellenti risultati.
Astrazione (WI)
Dal vocabolario della Garzanti:
(1) operazione attraverso la quale l’intelletto ricava concetti universali dalla conoscenza d’oggetti individuali, prescindendo dalle determinazioni particolari degli oggetti stessi;
(2) separazione, isolamento di un concetto, di una nozione da altri;
(3) idea che non ha rispondenza nella realtà.
Pertanto, secondo la definizione letterale, astrarre consiste nell’uscire col pensiero, dagli schemi usuali per cercare di forzare il cervello a volgere lo sguardo lontano e immaginare il “vuoto dietro il pieno”: un foglio bianco al posto dell’ovvio puntino nero; il mezzo bicchiere vuoto al posto del mezzo pieno. Il pensiero astratto è uno dei processi mentali più faticosi per l’essere umano, per il quale è richiesto il maggior sforzo di concentrazione. Ma è anche quello che può garantire, per certi settori, i risultati migliori. Un pensiero astratto è un atto di meditazione che spazia oltre i convenzionali confini. Occorre impegnarsi ad immaginare ambienti che normalmente non hanno alcuna attinenza con il soggetto principale della nostra ricerca. È proprio questo scrutare, lontano dai soliti luoghi, che genera le idee più ardite. Ma questo non viene per caso. Ogni cosa è legata. È la nostra conoscenza a farci da guida.
In questo ambito prende molta rilevanza il concetto della multidisciplinarità come unica caratteristica in grado d’accrescere la nostra capacità di spaziare l’immaginazione verso dimensioni spazio-temporali diverse, cioè di acquisire una mente con grande capacità d’astrazione.
Simulazione (WI)
Consiste nel fare finta di …; ipotizzare che …; trovare una risposta alla domanda “cosa succederebbe se…”. Questo processo è molto utile quando si cercano risposte a domande insolute oppure per mettere in discussione qualche cosa di già consolidato. Le fondamenta di questo criterio appoggiano sul presupposto che esista “qualcosa” di già preconfezionato. La regola è quello di “ipotizzare” che lo stato d’arte sia diverso da quello preconfezionato.
La simulazione è fare finta che una cosa sia un’altra.
Il criterio di simulazione è in realtà più uno stimolatore che un risolutore. Aiuta la mente ad uscire dagli schemi imposti dalle proprie abitudini. Apre la mente ad aspetti che normalmente prendiamo come assodati e sui quali non ci facciamo più domande, ma della cui verità non si può mai essere certi.
Sintesi (WI)
In inglese detta anche “Vision” : la capacità di vedere qualcosa in mezzo a un mondo caotico. Dati N elementi, estrapolare una regola che li accomuna. La capacità di sintesi è una proprietà che spetta di solito alle persone che non sono mai specializzate in un campo, ma colgono il senso delle cose un po’ da tutti e da tutto. La capacità di sintesi è molto utile nei sistemi complessi, come per esempio, lo studio dei processi mentali, quelli astratti di fisica teorica, quelli dell’evoluzione economica e della finanza, quelli imprenditoriali, assoggettati a mille variabili e contesti diversi. Spesso la ricerca delle sintesi la si effettua in team, proprio perché non tutti possiedono capacità di astrazione e di sintesi in una sola persona.
Per una più approfondita lettura di questi metodi vi consiglio di leggere sia il libro “le idee che verranno” edito da Franco Angeli e se vi piace andare oltre leggete anche “L’Ingegnere e il Poeta” edito su Amazon.