L’innovazione di contenuto, si realizza producendo nuove idee per risolvere un problema noto. Si tratta di una soluzione del tipo “meglio di prima“. Si tratta d’individuare un nuovo come: come produrre un prodotto più economico senza ridurre i margini; come aumentare la sua visibilità; come differenziare il nostro prodotto oppure come comunicare meglio i vantaggi offerti dalle nostre soluzioni.
Vedremo in seguito che questo metodo ritornerà utile come risolutore finale nel processo d’innovazione di valore di cui parleremo più avanti.
Ancor oggi, l’innovazione di contenuti è quella più praticata dalle aziende. Si parte dai bisogni o problemi (propri o degli utenti), generando idee che soddisfino questi bisogni o risolvano al meglio questi problemi. L’innovazione di contenuti è quindi una attività prevalentemente di problem solving.
Alcune aziende innovano cercando soluzioni che rendano i loro prodotti più economici rispetto a quelli della concorrenza. Quest’ultima reagisce, ovviamente, cercano di adattarsi a questi posizionamenti, e quando non riesce a farlo sul prodotto lo fa spesso riducendo i propri margini. Si può tradurre questo approccio nella strategia “red ocean” ovvero nella battaglia all’ultimo sangue dove a vincere sono solitamente i pesci grossi che mangiano i pesci piccoli. Non è certo la miglior strategia per le piccole aziende e nemmeno per le giovani startup.
Altre aziende innovano cercando di fornire soluzioni migliori, dalle più performanti prestazioni, senza alterarne il prezzo. E’ un metodo che funziona ma non per molto. Col passare del tempo, miglioria dopo miglioria, il business tende a convergere naturalmente verso uno stato di perdita di valore che porta i prodotti a essere indistinguibili uno dall’altro e a volte a essere addirittura paragonabili a quelli economici. Si arriva a un punto in cui, per il cliente, un prodotto vale l’altro, salvo nel prezzo.
L’innovazione di contenuto è altresì diventato un processo di velocità, dove tutti inseguono tutti. Una corsa all’interno della quale alcuni rimangono indietro, altri si fermano sfiniti e senza più fiato, altri ancora si trovano per un attimo in pool position ma poi vengono superati dai concorrenti, e lo sforzo per recuperare terreno diventa sempre più dispendioso, in una gara che sembra non finire mai. Come dice il proverbio: il secondo arrivato è sempre il primo dei perdenti.
In questo conteso l’unica soluzione sensata diventa quella di abbandonare questo tipo di gare e fermarsi un attimo a riflettere per scoprire le proprie reali abilità, per sfruttarle in “competizioni” del tutto diverse, dove ci sono pochi concorrenti (blue ocean strategy). Immaginate solo per un istante se in una gara se foste l’unico partecipante. Arrivereste sempre primo, anche senza fare le corse.
Durante il processo d’innovazione di contenuto, quando si sviluppa un prodotto nuovo, uno degli errori che si commette di frequente, è quello di sviluppare fin da subito il miglior prodotto possibile dedicando molto tempo allo sviluppo delle migliori performance: attività che allungano i tempi nell’introduzione del prodotto sul mercato. Vi ricordo che siete in gara. Pertanto siate veloci, bravini ma non perfetti.
Questo non significa sviluppare prodotti limitati. Significa individuare le principali caratteristiche minime che l’utente si aspetta di avere dal prodotto (in altre parole fate in modo che il prodotto venga percepito come passabile). L’esperienza insegna che la maggior parte dei prototipi, vengono spesso stravolti dalla clientela quando inizia a usarli. Raramente un’azienda riesce a sviluppare subito un prototipo che azzecca tutte le preferenze di tutti i clienti.
Pertanto è buona regola non perdere troppo tempo e sviluppare un prodotto sufficiente a soddisfare momentaneamente le principali funzionalità che il cliente si aspetta, per poi raffinare il prodotto in un secondo tempo, in base alle indicazioni emerse dal mercato e dal suo uso. Questo è il momento giusto per ascoltare con attenzione i bisogni e i problemi della clientela.
Per una più approfondita lettura di questi metodi vi consiglio di leggere il libro “L’Ingegnere e il Poeta” edito su Amazon.