Acronimo composto dalla parola widen e shrink (ampliare e restringere)
Dalle mie personali ricerche sui meccanismi del pensiero umano è emerso che esistono due tipi fondamentali di “approcci” per stimolare la creatività del pensiero laterale:
lo shrink (SH): una modalità che opera focalizzando gli sforzi creativi direttamente sul “soggetto/problema”, guardandolo da vicino;
il widen (WI): una modalità che opera focalizzando gli sforzi creativi al di fuori del “soggetto/problema”, osservandolo da lontano.
La modalità SH è, parafrasando, come guardare un bosco utilizzando un potente binocolo, tanto potente, che tutto quello che posso scorgere e osservare è chiaramente ogni tipo di albero, ramo e fogliame. La visione SH è così ravvicinata al soggetto/problema che mi è concesso di vedere solo il “soggetto/problema” ma non ciò che ci sta fuori.
La modalità WI è esattamente opposta a quella del SH. Smetto di usare il binocolo e con la limitata potenza diottrica dei miei bulbi oculari riesco con estrema chiarezza a mettere a fuoco l’intero paesaggio esterno, fatto di prati e colline. La visione WI è così lontana dal “soggetto/problema” che mi è difficile distinguere il soggetto con estrema chiarezza: vedo il bosco nella sua interezza ma non distinguo alcun tipo d’albero e tanto meno il tipo di ramo e fogliame di cui è composto.
La modalità WI funziona come una sorta d’approccio “divergente” mentre quella SH di tipo “convergente”.
Ognuna delle modalità WI e SH, contiene al suo interno, quattro distinti criteri di stimolazione del pensiero creativo.
Nella modalità WI, i criteri per stimolare il processo creativo sono:
- di Percorrenza;
- d’Astrazione;
- di Simulazione;
- di Sintesi.
Nella modalità SH, invece, i criteri sono:
- di Modellazione;
- d’Associazione;
- di Scomposizione;
- di Sostituzione.