Il primato nascosto

Il primato nascosto

Sono anni che vado in Palestra nella vicina Guastalla in provincia di Reggio Emilia. Sono anni che passo di fronte ad una anonima azienda, senza alcuna insegna, dall’aspetto sgualcito, accesa ogni ora del giorno. Mi ero sempre chiesto che cavolo facessero in quell’azienda. Ero incuriosito dal fatto che, alle 2 di notte di domenica, le luci della fabbrica erano ancora accese.
Un giorno, il mio commercialista mi disse: «cerchi un caso di successo? La conosci l’Intertes?».
«No, e chi è?».
«È un’azienda, mia cliente, vicino a Guastalla, che è la leader nel mondo nella produzione di filati per calzature stampate»
«Leader mondiale?».
«Sì e fornisce i principali produttori di calzature in gomma».
« Non sarà mica per caso quell’Azienda sgualcita aperta fino a tardi la notte?».
««Yes» mi rispose.
Il giorno dopo ero immediatamente da Lui: Bonesi James, titolare dell’Intertes. Una persona modesta, con i piedi per terra, che anche senza diploma sperimenta ogni giorno qualcosa di nuovo. Tutto è iniziato con la fabbrica del suocero, Giuglio Bonventi, che nel 1982 fondò l’azienda da zero. James fu assunto come semplice operaio. Sarà solo nel 1995 che James e la moglie acquistano l’azienda del padre Bonventi.
Scopro che l’Interes produce calzature 24 ore al giorno, 6 giorni su 7. La mente di James è sempre al lavoro, anche quando di notte la stanchezza lo inghiotte nel sonno profondo. È da quando ha acquistato l’azienda che il pensiero di James non si ferma. C’è voluto un po’ di tempo perché la moglie si abituasse, nel silenzio della notte, al rumore delle meningi di James. Lui, giorno dopo giorno, prova su prova, col desiderio di costruisce un efficace brevetto, realizzerà la sua prima macchina che produce filati, diversi dagli altri. Un’idea, che non è fatta di un lampo di genio, ma dal saper risolvere, uno dopo l’altro, tanti insidiosi problemi, fino a quando il prodotto finito diventa un’innovazione di spicco. La sua questione era spinosa e complessa. L’ha risolta scomponendo un problema alla volta.
Un’innovazione, la loro, che ha cambiato il modo di produrre le calzature stampate di mezzo pianeta. Hanno risolto il problema di tutti: la fastidiosa cucitura sotto il plantare; la lunga serie di inconvenienti legati alla lavorazione del filato e del suo inserimento all’interno dello stivale stampato.
Non solo il prodotto finale si è dimezzato di costo, ma ha anche saputo annullare, ai produttori di stivali, suoi clienti, un sacco di grane (di perdite di tempo e di costi) nel processo di fabbricazione delle calzature stampate.
Il prodotto, che stravolse un processo, esce nel 2000. Intertes ottiene subito uno strabiliante successo, un balzo in avanti del 40%. Nonostante la crisi, Interes è cresciuta e continua a farlo ogni anno.
Diventata, nonostante la sua giovane età, la più grande di tutte le aziende del suo settore, ma non in Italia, nel mondo, con una produzione che supera le 90.000 paia di calzature ogni giorno e un fatturato di oltre 3 milioni di Euro (2005). Non c’è bisogno di avere il fatturato della Microsoft per diventare un caso di successo.
Intertes oggi sta portando via il lavoro ai Cinesi. Un successo, anche questo, che pochi di noi posson realmente vantare, ottenuto grazie alla qualità del prodotto e al rispetto delle più severe normative ecologiche. Complimenti Sig. James: la stima di tutti noi imprenditori Italiani.