Semplice associazione
Quando, Io e il mio socio, decidemmo di costituire Selea, eravamo entrambi consapevoli di non possedere alcuna conoscenza nella progettazione e produzione di telecamere Tcp/Ip (network camera) per la videosorveglianza. Neppure eravamo esperti del settore sicurezza. Sapevamo solo che le reti Ip si sarebbero sempre più diffuse e con loro le applicazioni dei prodotti. A quei tempi, il mercato internazionale della videosorveglianza si basa esclusivamente su prodotti analogici. Esistevano solo una decina di produttori di telecamere IP, tra cui la nostra. Io e Renato sapevamo che avremmo dovuto progettare qualcosa che puntasse almeno due tre anni avanti. Così decidemmo di volgere lo sguardo al mondo dei computer. Allora andavano in voga i PC portatili e con essi le schedine Pcmcia. Esistevano vari tipi di schedine: quelle wireless wi.fi, le Umts/Gprs, quelle di memoria (tipo piccolo HardDisk) e altre ancora. Fummo portati a pensare, per associazione, che incorporare questo diffuso standard delle pcmcia diffuse nel mondo dei Pc portatili avrebbe trasformato una banale telecamera in un sistema di videosorveglianza completo: un prodotto tutto in uno, primo nel suo genere. Nel 2004 presentammo l’unica telecamera-videoregistratore All-in-One. Una telecamera che funzionava in modo indipendente senza bisogno di alcuna connessione fisica. Nel 2005 la prestigiosa rivista internazionale della videosorveglianza, A&S International (n. 83 Novembre 2005), effettuò un’esamina sui prodotti più innovativi presenti sul mercato. Ne scaturì un corposo elenco di prodotti e produttori, provenienti da tutto il mondo. Dopo la prima scrematura, la rivista lasciò che fosse l’insindacabile giudizio dei suoi lettori ad aggiudicare il premio di primo prodotto dell’anno (Prime product of the year). Chiese loro di votare quei prodotti che ritenevano essere i più innovativi. La nostra telecamera fu la più votata. Una sorprendente e entusiasmante sorpresa.
Tutti coloro che producono apparati elettrionici conoscono bene le difficoltà che incontrano all’estero, in questo settore, le aziende Italiane quando si tratta di prodotti elettronici. Prodotti guardati con sospetto non avendo l’Italia alcuna fama internazionale in questo settore. Per non parlare poi, della competitività internazionale, capitanato dagli storici Americani, Giapponesi e dagli aggressivi Cinesi. Nonostante tutto ciò, Selea, microscopica azienda italiana, fu la prima a classificarsi a fianco della nota giapponese Sony e dall’americana Indigovision. Un riconoscimento d’innovazione tecnologica ottenuta da semplici associazioni d’idee.
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